Ayutthaya – guida di sopravvivenza

  1. Bangkok – Ayutthaya
  2. Ciclo tour del parco storico
  3. Chao Phraya Boat Tour
  4. Ritorno ad Ayutthaya e altre scimmie
  5. Ayutthaya Historical Park
    1. Cosa vedere nel parco
    2. Come arrivare al parco
  6. Info utili
    1. Quanto costa?
    2. Come arrivare?

Bangkok – Ayutthaya

Ci svegliamo a Bangkok e lo spostamento verso Ayutthaya inizia con un grande insegnamento: controllare sempre l’esatta stazione di partenza dei treni !

Ci accorgiamo che ci sono due stazioni “principali”: la centrale, vicina a China Town (quella che pensavamo di dover raggiungere), e la stazione di Bang Sue, più a Nord. Ci malediciamo per non aver controllato prima questo “dettaglio” ed iniziamo ad ansiare male.

Scopriamo di poter partire da entrambe le stazioni, ma le tempistiche sono più strette di quanto avessimo previsto.

Non abbiamo tempo di avventurarci con i mezzi pubblici per cui chiamiamo un Grab per essere più veloci. Dopo 30 secondi l’autista si ferma per andare in bagno. Ok, aspettiamo. E aspettiamo. Più aspettiamo più Elia si ansia. Annulliamo la prenotazione e chiamiamo un altro Grab. Nel frattempo non abbiamo mai visto il primo autista uscire dal bagno.

Il traffico di Bangkok rallenta ulteriormente la nostra corsa verso la stazione di Bang Sue: un edificio immenso e vuoto dove veniamo scaricati all’entrata sbagliata.

Ci guardiamo intorno, non c’è nessun cartello, nessun monitor. Riusciamo a capire che per comprare i biglietti dobbiamo correre dal lato opposto di questa stazione deserta. Arriviamo alla biglietteria, ci mettiamo in coda dietro una signora e al momento del nostro turno l’impiegato ci chiude lo sportello in faccia e se ne va. Ovviamente. Accettiamo l’accaduto con rassegnazione e dopo poco riusciamo ad ottenere i biglietti per un treno molto più costoso del previsto.

Al pelo saliamo sul treno, destinazione: Ayutthaya!

Arrivati, decidiamo di raggiungere il nostro BB per lasciare in affido gli zaini e poi visitare il parco storico di Ayutthaya.

Per farlo dobbiamo attraversare il fiume Chao Phraya che delimita la città vecchia.

Proviamo subito a trattare con dei tuk-tuker fuori dalla stazione, ma proseguiamo a piedi. Perchè mai spendere 3 euro di tuk-tuk? alla fine c’erano solo 38 °C, un’umidità relativa del 98%, 30 minuti di strada a piedi, una barchetta da prendere, quattro zaini.

Arriviamo al molo da cui una barchina fa avanti e indietro tutto il giorno come un’ascensore acquatico. Attraversato il fiume, altri tuk-tuker si offrono di accompagnarci, ma ormai raggiungere l’albergo in autonomia è una questione di orgoglio. Decliniamo gentilmente tutte le proposte.

La proprietaria del BB, la signora P.U., ci accoglie con il suo maltese bianco proponendoci svariati tour, prenotiamo un posto nella crociera pomeridiana sul fiume Chao Phraya.

Ciclo tour del parco storico

Decidiamo di visitare il Parco di Ayutthaya in autonomia e ci incamminiamo con l’intenzione di noleggiare delle bici. Autonomia vuol dire anche prendere le scelte sbagliate e rifiutare la prima e unica offerta di noleggio pensando fosse troppa costosa. In conclusione, autonomia vuol dire soffrire altri 30 minuti camminando sotto il sole cocente.

Riusciremo a noleggiare le bici in un “ristorante” alle porte del parco, vicino al Wat Maha That.

Fun fact: non pagheremo mai l’affitto delle bici, non volontariamente, ma ce ne accorgeremo solo giorni dopo. Grazie Karma.

Secondo fun fact: le bici sono fornite di comodi optional, come le catene, per poterle legare durante le visite ai singoli tempi. Una delle catene è rotta e riparata con una fascetta di plastica, quindi del tutto inutile.

Non appena varchiamo le soglie del parco storico, la sua atmosfera khmer ci catapulta in Cambogia (il nostro primo amore). Qui però intorno ai templi ci sono i prati, non la giungla.

Inoltre, qui gli elefanti vengono sfruttati per trasportare i turisti. Siamo indignati, vorremmo vedere questi animali all’interno di un’area protetta come nel Santuario degli Elefanti di Siem Reap. Opzione da boicottare !!

Esploriamo tutto il parco a cavallo delle nostre bici, accaldati ma soddisfatti (qui il nostro percorso).

Conclusa la visita mangiamo nel posto laido dove abbiamo noleggiato le bici. Ordiniamo un fried rice nella speranza che l’olio bollente possa uccidere tutti i patogeni. Il cameriere, nonchè affittatore di bici, nonchè tuk-tuker, ci riporta dalla signora P.U.

Chao Phraya Boat Tour

Una veloce rinfrescata in camera e siamo pronti! Il giro in barca si svolge sul fiume Chao Phraya che circonda la città storica.

Il tour comprende la visita a diversi templi buddhisti di costruzione moderna. La loro suggestività non compete con quella del parco storico, ma la posizione li rende molto meno frequentati e per questo più tranquilli! Ci sono bei cani, monaci che recitano preghiere ed un silenzio rilassante.

Infine, ci godiamo un tramonto spettacolare al Wat Phra Ram, uno dei templi che non avevamo visto durante il nostro ciclo-tour. Paghiamo di nuovo l’ingresso perchè ci dimentichiamo i biglietti cumulativi in camera, Elia si incazza.

La parte finale della navigazione costeggiamo la zona delle abitazioni locali costituite da palafitte lungo le sponde del fiume. Anche queste vibes ci riportano in Cambodia.

Il nostro sconsiglio: se avete tempo, non perdetevi il giro in barca! Vista da questa prospettiva Ayutthaya assume un fascino totalmente diverso!

Scesi dalla barca non capiamo (e mai capiremo) per quale assurda ragione il nostro tuk-tuker decida di caricare tutto il gruppo tranne noi. Tentiamo di parlarci, ma la comunicazione è impossibile quindi lo balziamo e torniamo a casa a piedi, attraversando un mercato locale per nulla salubre.

Affamati e curiosi di provare l’ Hot Pot Thailandese ci fermiamo in uno dei pochi ristoranti vicini al nostro albergo, è Halloween! Siamo circondati da camerieri e ragazzi del posto intenti a festeggiare, mascherati di tutto punto.

Dopo cena, stanchi ma soddisfatti di questa intensa giornata, andiamo subito a letto.

Il giorno dopo, partiamo per una delle tappe più attese dell’intero viaggio in Thailandia: Lop-Buri, la città delle scimmie!

Ritorno ad Ayutthaya e altre scimmie

Di ritorno da Lopburi, con 30 minuti di ritardo, dedichiamo l’ultima sera a un night market locale dove tutto il cibo era laido. Abbiamo mangiato pelle di pollo fritta, pancake e lecca lecca di riso. Meglio il ristorante della sera di Halloween.

Torniamo a casa con il fidato tuk-tuker/ristoratore che ci aveva noleggiato le bici.

Per sfruttare le poche ore che abbiamo a disposizione il giorno seguente, ci affidiamo ad un contatto della signora P.U. che ci porta, con al Wat Kai, ovvero il Monkey Temple di Ayutthaya.

Dopo 30 sfrenati minuti di tuk-tuk arriviamo per primi al tempio ancora chiuso. Notiamo subito che i parcheggi sono provvisti di reti anti-scimmia, ma non capiamo dove trovare le nostre amiche pelose.

Nei pressi del tempio c’è una ricostruzione a grandezza d’uomo dell’inferno khmer, con statue colorate ed esplicite, insomma, vietato ai minori. Decisamente.

Nel frattempo arriva un custode e le scimmie compaiono per la colazione. Lo intercettiamo e insieme a lui offriamo banane a volontà. I macachi sono grossi, non molto amichevoli e pigri. Dopo essersi rimpinzati, tornano a dormire e si dimenticano di noi, permettendoci di osservarli da vicino con estrema tranquillità.

Il nostro sconsiglio: non sempre i macachi sono così indifferenti alla presenza dell’uomo! Per approcciarle correttamene è bene seguire qualche sconsiglio.

La visita si conclude abbastanza in fretta, o meglio, abbastanza in fretta per i nostri standard con le scimmie, ma abbiamo un treno da prendere.

Ci aspetta un viaggio di circa 2h in terza classe, ultima carrozza, destinazione: Bangkok, di nuovo.

Ayutthaya Historical Park

Il sito archeologico comprende le rovine dell’antica capitale del Regno di Ayutthaya che fu capitale del regno dal 1350 al 1767, quando venne distrutta dai birmani. Nel 1991, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Cosa vedere nel parco

Il nostro ciclo-tour del parco ha compreso:

  1. Wat Maha That: qui potrete trovare la famosa testa di Buddha incastonata tra le radici di un albero, è uno dei templi più iconici di Ayutthaya.
  2. Wat Racha Burana: è conosciuto per il suo prang (torre) decorato con dettagli intricati.
  3. Wat Phra Sri Sanphet: è un tempio all’interno del vecchio palazzo reale ed è famoso per tre grandi torri allineate, che sono diventate un simbolo dell’antica Ayutthaya.
  4. Wat Phra Ram: uno dei templi più antichi di Ayutthaya, si trova vicino al laghetto Bueng Phra Ram. È un luogo tranquillo, ideale per immergersi nella storia e nella bellezza di Ayutthaya.

Dopo una bella pedalata, siamo obbligati ad una tappa rinfrescante in un chioschetto davanti al Wihan Phra Mongkhon Bophit, un tempio più recente con all’interno un buddha gigante molto antico.

Il nostro boat tour ha compreso alcuni templi minori:

  1. Wat Phanan Choeng Worawihan: costruito nel 1324, ospita una delle più grandi statue del Buddha dorato in Thailandia, alta 19 metri e molto venerata.
  2. Wat Phutthaisawan: costruito nel 1353 fu un importante luogo di culto, oggi conserva un’atmosfera tranquilla e storica.
  3. Wat Chaiwatthanaram: questo tempio è uno dei meglio conservati, con una struttura simmetrica e maestose torri. Noi siamo arrivati al tramonto, è stato bellissimo!

Come arrivare al parco

Usciti dalla stazione è bene noleggiare subito la bici nei negozi che si trovano lì di fronte. Il prezzo è economico e vi eviterete un bel tratto di strada a piedi o una tratta di tuktuk.

In ogni caso, a piedi o in bici, per raggiungere il parco si deve attraversare il fiume su un piccolo traghetto. Questo servizio è molto utilizzato anche tra i locals, non sarà raro infatti condividere il corto tragitto assieme a monaci e vecchiette.

Per arrivare al molo , una volta usciti dalla stazione proseguite sempre dritto per circa 5 minuti a piedi. Il ticket per il passaggio si compra prima di salire, costo 10 Baht. Potrete portare anche le bici!

Una volta superato il fiume, in circa 20 minuti a piedi raggiungerete il Wat Maha That.

Ah, c’è sempre l’opzione tour organizzato che permette di spostarsi tra i templi con pullman senza dover camminare o pedalare.

Info utili


Quanto costa?

  • Il costo di un biglietto cumulativo per i templi è di circa 270 Baht (7.5 €). Alcuni templi non sono compresi e, se non volete visitarli tutti, potrete comprare anche i singoli ticket.
  • Il noleggio delle bici costa circa 80 Baht (2 €) a bici per tutto il giorno.
  • Il boat tour di circa 2.5 h ci è costato circa 250 (7 €) Baht a testa.

Come arrivare?

Ayutthaya è comodamente raggiungibile da Bangkok, tanto che spesso viene visitata in giornata.

Noi abbiamo scelto di arrivare in treno con un viaggio di circa 1.5 ore e arrivo alle 10 del mattino.

Attenzione al tipo di treno: quelli rapid o ordinary costano pochi Baht, i treni intercity più di 250 Baht, una lezione che abbiamo imparato a nostre spese.

Ayutthaya è raggiungibile anche in autobus partendo dalla stazione di Mo Chit, viaggio di circa 1.5/2 ore, l’incognita? il traffico di Bangkok!

Wat Kai (il monkey temple): un tempio unico noto per le sue raffigurazioni dell’inferno buddhista e per la presenza di numerose scimmie. Noi ci siamo arrivati in tuk-tuk dopo un tragitto di circa 30 min dal centro città.


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